Rifiuti: da poco è partita la raccolta "porta a porta" nella Valle del Mugnone. Qualcosa va messo a punto, perchè i cittadini si lamentano dell'attuale organizzazione: l'orario di esposizione estremamente limitato (dalle 20.00 alle 21.00), i marciapiedi occupati dai sacchetti, che vi stazionano più del dovuto (il furgoncino delle raccolta arriva molto dopo l'orario previsto); il solito esempio del pesce che, in attesa del giorno della raccolta, in casa puzza; gli assorbenti igienici che vengono raccolti solo un giorno alla settimana con l'indifferenziato; e infine nessun risparmio previsto sulla Tares. Ancora una volta una novità percepita calata dall'alto, come un'ulteriore vessazione. Al "porta a porta" non si è affiancata un'adeguata preparazione e non c'è stato nessun coinvolgimento dei cittadini.
Sempre sui rifiuti si sottolinea la mancanza sul territorio di un'isola ecologica, seppur promessa nella programma elettorale del sindaco attuale
Altro tasto dolente la pulizia delle strade: qualcuno fa rilevare che la pulizia viene fatta prima delle 8 e i vigili, per multare le macchine in divieto di sosta, arrivano sempre dalle 8 in poi, momento in cui entrano in servizio; risultato finale, una pulizia a metà.
Traffico e viabilità: a fronte di un servizio di trasporti carente e dunque alla necessità di usare mezzi propri per gli spostamenti quotidiani, non ci si è curati di approntare un adeguato numero di parcheggi. I cittadini hanno difficoltà a trovare un posto per le loro auto e spesso e volentieri parcheggiano in divieto di sosta; occupano in parte i marciapiedi, ostacolando il transito dei pedoni, e aumentano il coefficiente di rischio della circolazione sulle strade, per esempio sulla Via Faentina già abbastanza stretta. E i vigili passano troppo raramente.
In Valle dell'Arno sono già successi incidenti gravi per la velocità troppo sostenuta delle macchine che arrivano da Ellera; per non parlare della situazione estremamente pericolosa di Piazza Mazzini a Compiobbi, dove le macchine che arrivano da Pontanico e i pedoni hanno il verde nello stesso tempo.
Se gli autovelox non servono, non si possono trovare altri strumenti di dissuasione, magari più amichevoli?
Trasporti: sappiamo che il Capoluogo ha subito una perdita nel servizio da quando il 7 non arriva più in stazione; ma che dire della frazioni delle due valli? A Compiobbi dove l'ATAF non arriva più da anni, si possono usare solo gli autobus di linea e o il treno, che dopo una certa ora e la domenica diradano così tanto le corse, che è necessario prendere la macchina. L'ATAF arriva al Girone, ma fra Compiobbi e Girone non esiste un collegamento neanche pedonale o ciclabile. Da tanti anni si promette la pista ciclabile fino Firenze, ma per ora il tratto Compiobbi-Girone non è stato fatto.
E in Valle del Mugnone? Di treni ne passano sempre meno: la mattina ad esempio dalle 10 fino alle 13 non ce ne sono e la sera l'ultimo treno per e da Firenze è alle 21.00. L'ultima corsa del 21 dalle Cure è alle 21.15: se uno vuole andare a Firenze al cinema deve prendere per forza la macchina. Eppure sempre nel programma elettorale del sindaco attuale c'era il prolungamento della linea 1 fino alla Querciola. I cittadini ci hanno creduto e sono rimasti con un palmo di naso.
Altre infrastrutture: oltre ad esprimere preoccupazione per lo stato del nostro acquedotto, si rileva la poca efficienza delle rete informatica, che non raggiunge molte piccole frazioni, dove i cittadini sono obbligati a dotarsi a proprie spese di ponti-radio, o che arriva con una banda troppo limitata anche in frazioni più popolate come al Girone; la nuova amministrazione dovrà intervenire presso i gestori della rete affinché essa venga completata e potenziata.
Allo stesso modo si dovrà operare presso l'ente gestore della rete del gas metano, che ad oggi non arriva in molte località.
Sicurezza: a seguito dei molteplici furti verificatisi sia in Valle dell'Arno che in Valle del Mugnone ci si chiede se non sia possibile organizzare una maggior vigilanza da parte della polizia municipale. Anche una maggior illuminazione di alcune zone potrebbe contribuire a far sentire più sicuri i cittadini. A questo proposito si fa rilevare la disparità che esiste fra le diverse zone delle frazioni: ci sono strade illuminate a giorno anche a notte fonda accanto a strade sempre al buio; forse andrebbero studiate delle forme di luce che garantissero ovunque la sicurezza dei cittadini senza sfociare nell'inquinamento luminoso.
Servizi sociali e salute: si è fatto troppo poco finora su situazioni inquinanti quali le polveri prodotte dal cementificio sull'altra riva dell'Arno a Compiobbi, oppure sull'inquinamento acustico prodotto dal passaggio dei treni, per ridurre il quale più volte sono state promesse le barriere antirumore.
Preoccupazione sul destino dell'ex-Ospedalino di S. Antonino: la nuova legge regionale prevede che i medici si consorzino per offrire un migliore servizio di assistenza di base sul territorio, compresi alcuni esami: non potrebbe venire riutilizzata la struttura per ospitarvi questi servizi associati? E il piano superiore non potrebbe essere dedicato a una residenza per anziani? Di queste strutture si rileva la mancanze anche nelle due valli.
Oltre ai servizi per gli anziani, si dovrebbero potenziare anche i servizi per le giovani famiglie, come ad esempio le ludoteche, dove i nonni potrebbero accompagnare i nipotini a giocare con gli altri bambini: uno spazio di socializzazione che in alcuni casi costituirebbe una valida alternativa all'asilo-nido.
Un discorso a parte merita la situazione dei disabili nel nostro comune: non esiste un progetto per la disabilità e molti edifici pubblici, come il Comune stesso, non sono realmente accessibili, perché le soluzioni adottate sono comunque assai penalizzanti sia dal punto di vista psicologico, sia da quello dell'agibilità.
Uffici: ci si interroga sul perché gli uffici comunali non abbiano un orario unificato e perché alcuni servizi di base non siano aperti anche il sabato mattina. La maggioranza dei cittadini durante la settimana lavora e gradirebbe avere la possibilità di espletare le pratiche in comune il sabato. I cittadini della Valle dell'Arno chiedono inoltre un servizio di anagrafe e protocollo decentrato, visto che per recarsi al capoluogo devono percorrere più di 8 chilometri e i mezzi di trasporto pubblico sono poco frequenti.
Andrebbero potenziati e resi gratuiti i servizi di assistenza per espletare le pratiche di base e pagare i tributi locali. In generale si chiede alla prossima amministrazione di riformare la macchina comunale e di renderla più rispondente alle esigenze di tutti i cittadini, sia di quelli del capoluogo, ma ancor più di quelli delle due valli: un maggior coordinamento e una migliore comunicazione fra i diversi uffici potrebbe essere fonte di importanti risparmi nella spesa a fronte di un servizio migliore.
Infine non mancano le proposte creative: le competenze dei nostri artigiani e dei nostri pensionati rappresentano una vera e propria miniera di saperi, che potrebbe renderci più autonomi e in qualche caso addirittura stimolare i giovani a riprendere in mano vecchie attività: dai piccoli corsi sul *fai da te* tenuti da ex-elettricisti e idraulici a seminari più approfonditi sulle tecniche delle pagliaiole e degli scalpellini.
Il Presidente della Proloco Valle dell'Arno presenta i suoi progetti: dalla passerella sull'Arno che unirebbe Compiobbi a Vallina al percorso pedonale e ciclabile che potrebbe attraversare tutta Compiobbi, riutilizzando il secondo binario dismesso dalla ferrovie; i nostri mercati settimanali e le manifestazioni organizzate dalle associazioni per promuovere il territorio, si svolgono tutti all'aperto e spesso falliscono a causa del maltempo: perché non cercare i fondi per creare il primo mercato coperto fiesolano?